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mercoledì 24 giugno 2009

"Fede e omosessualità", una piccola grande speranza

E' una piccola grande speranza. Mette buonumore, tranquillità e serenità.
Niente di miracoloso, ma senz'altro è una buona notizia.
Mi riferisco a "Fede e omosessualità" di Valter Danna, compendio della Diocesi di Torino (8 euro) che si propone come sussidio per la pastorale delle persone omosessuali.
La buona notizia è la semplicità "costruttiva" con cui il compendio arriva a fare distinzioni importanti (omosessaulità/pedofilia), non relegando all'omosessualità lo spettro della terapia curativa, ma aprendo un varco nella direzione della complessità delle storie individuali.
Storie, che si devono vivere il più possibile senza ipocrisia, andando a fondo nell'analisi di sé stessi.
Poi viene detto un secco no ai sensi di colpa come ai pregiudizi e all'omofobia.
Sempre con un linguaggio sereno e mai di condanna, il libro cerca di tracciare una linea di buon senso su quelle che sono diventate ormai posizioni sclerotizzate sia per la Chiesa che per i movimenti omosessuali. Insomma, "Fede e omosessualità" non é certo il documento che scalda il cuore e fa intravedere un futuro diverso per le persone omosessuali nella Chiesa. Certamente, spezza un clima di tensione veramente insopportabile culminato con il NO del Vaticano alla depenalizzazione dell'omosessualità, riportando la questione omosessuale nei confini di un'analisi seria e aperta all'amore e al mistero di Dio.
La sua semplicità "costruttiva"si spera possa essere la giusta indicazione per un cammino nuovo della Chiesa verso le persone omosessuali.
Sarebbe bello che il compendio fosse inviato a tutte le Diocesi d'Italia e che lo adottassero.
L'unica critica che si può apportare è forse l'assenza dell'amore omosessuale e quindi della coppia.
Ma sappiamo bene, quanto il tema sia ostico e delicato, serve ancora tempo. In fondo questo documento lavora ancora nella direzione della "dignità" della persona omosessuale, scritta su tutti i documenti ecclesiastici ma di fatto sempre mortificata da continue prese di posizione vaticane, spesso avvilenti se non crudeli.
Ma non sminuiamo questo piccolo passo in avanti in un periodo in cui la diversità terrorizza.
Anzi, ringraziamo.
Ringraziamo i sacerdoti, il cardinale e il gruppo di omosessuali credenti che ha lavorato per questo piccolo grande risultato.
Perchè sono l'esempio di un coraggio che manca, di una delicatezza umana perduta.
Sono l'esempio di una Chiesa che vuole ancora educare, ma nel senso vero del termine senza cedere all'ansia del potere e del controllo.
Grazie perché, se anche un solo sacerdote con questo compendio saprà accogliere, ascoltare, comprendere, supportare una persona omosessuale infondendole speranza nell'amore e nella vita, allora allo stesso modo ci può essere una piccola grande speranza per una Chiesa nuova.

Andrea

1 commento:

  1. Buongiorno ANDREA
    mi chiamo Giacomo, sono credente ma poco praticante a dire il vero...comunque nelle mie esperienze omosessuali mi è capitato, ahimé di avere una relazione con un prete, il quale poi alla fine mi ha abbandonato e ha preferito rinunciare alla nostra bella vicenda affettiva e rientrare nella visione più consona alla sua posizien di pastore cattolico, forse perchè troppo eroso dais ensi di colpa e inadeguatezza e contrasti tra il suo vero essere e ciò che invece la chiesa chiede alla figura del sacerdote anche nel suo privato. Per cui sarei molto interesatto alla lettura di questo volume e ti chiederei come potrelo avere o dove recuperarlo.
    Mi chiamo Giacomo
    e puoi inviarmi la tua risposta al mio indirizzo di posta elettronica: bramo64@hotmail.com
    Vorrei partecipare alle iniziative del gruppo "IN CAMMINO" ma non mi sento completamente a mio agio, visto che ho una visione molto personale del mio confronto con Dio e appunto non sono un praticante costante e conforme.
    Mi sento attratto da persone che coltivano la nostra parte spirituale ma non in senso fanatico o staccato dalle passioni fisiche e la realtà del mondo attuale.

    Buona giornata e grazie per l'attenzione.

    Giacomo

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