Dal libro della Sapienza 11,22-12,2

Tutto il mondo davanti a te, come polvere sulla bilancia, come una stilla di rugiada mattutina caduta sulla terra. Hai compassione di tutti, perché tutto tu puoi, non guardi ai peccati degli uomini, in vista del pentimento. Poiché tu ami tutte le cose esistenti e nulla disprezzi di quanto hai creato; se avessi odiato qualcosa, non l'avresti neppure creata. Come potrebbe sussistere una cosa, se tu non vuoi? O conservarsi se tu non l'avessi chiamata all'esistenza? Tu risparmi tutte le cose, perché tutte son tue, Signore, amante della vita, poiché il tuo spirito incorruttibile è in tutte le cose. Per questo tu castighi poco alla volta i colpevoli e li ammonisci ricordando loro i propri peccati, perché, rinnegata la malvagità, credano in te, Signore.

martedì 21 giugno 2016

Giornata finale / gita domenica 19 giugno


2 commenti:

  1. Ciao,
    mi permetto io di scrivere qualcosa, anche se faccio parte del gruppo da poco:
    La giornata non si prospettava delle migliore a causa della pioggia,ma arrivati al santuario,le grazie del Signore si sono viste dall'inizio e ci ha permesso di fare la nostra passeggiata nel bosco e di condividere il pranzo all'aperto, momento in cui si sono create e rinforzate nuove amicizie, e di questo sono molto contento,perchè qui a Bologna, non ho ancora trovato amici veri e persone con cui condividere un percorso di crescita.Arriva il momento della celebrazione dell'Eucarestia e un grazie va al Don che con le sue parole mi ha fatto capire tanto e che ancora risuonano dentro di me.Il momento più toccante è stato lo scambio di pace,dove con un abbraccio, una stretta di mano ma soprattutto guardandoci negli occhi si percepiva il valore dell'amicizia.E infine durante la preghiera alla Madonna dentro il santuario, fonte di Grazie,ho ottenuto io stesso una grazia che con la forza e l 'aiuto dello Spirito Santo più in la potrò raccontarvi.
    Un grazie va a ..., e te lo ripeto anche qui, che mi hai permesso di far parte di questo gruppo, a .... che me lo ha fatto conoscere,a quanti hanno partecipato a questa giornata e agli altri che ci hanno accompagnato con la preghiera.
    Un abbraccio e a presto.

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  2. Domenica mattina: il meteo non promette nulla di buono, ma a noi interessa stare insieme e di sicuro qualche cambio di programma non ci spaventa.
    Arriviamo alla spicciolata, da Bologna, da Firenze, da Parma, da Arezzo…
    Sono con noi anche don Christian e don Domenico.
    Decidiamo di fare un percorso più breve rispetto a quello prefissato e finalmente partiamo.
    Fin da subito, qualcuno apre la strada e cammina con passo spedito, altri faticano un po’ … come nella vita di ogni giorno. Nei tratti in salita si parla poco, per non sprecare il fiato; ma si è comunque vicini e ogni tanto ci si ferma, per aspettare chi è rimasto indietro.
    Circa a metà del percorso ci fermiamo a fare una foto di gruppo, poi ripartiamo.
    Nel tratto finale si percepisce la meta ormai vicina, si chiacchiera e la fame inizia a farsi sentire.
    Quando arriviamo al Santuario, troviamo ad accoglierci tanti altri amici (compreso don Maurizio), che si uniscono a noi per trascorrere insieme il resto della giornata.
    Per il pranzo ci sistemiamo all’aperto: qualcuno (come Filippo) ha preparato generosamente tanta roba buona da condividere; qualcun altro (come me) ha portato solo un trancio di pizza o un panino ed approfitta volentieri della situazione.
    Dopo un caffè e due chiacchiere digestive, ci raccogliamo intorno a don Christian per un incontro di condivisione delle nostre esperienze: gli interventi sono numerosi, profondi ed interessanti.
    Veniamo invitati a non fermarci alle “regole”, ai documenti o alle definizioni, ma ad andare oltre, a chiederci cosa direbbe o farebbe Gesù stesso, a dare una testimonianza di vita.
    La presenza dei sacerdoti è fondamentale e preziosa: essi rappresentano visibilmente la Chiesa, che ci accoglie, ci accompagna e dialoga con noi.
    Durante la Messa si raggiunge il momento culminante della giornata, la commozione è palpabile: non solo perché la liturgia eucaristica muove affettivamente ed effettivamente gli animi, ma perché attraverso di essa “diventiamo in Cristo un solo corpo e un solo spirito”.
    Ci si sente vicini gli uni agli altri, uniti, solidali, forti: “se Dio è con noi, chi sarà contro di noi?”
    Infine, ciascuno ritorna a casa. La mattina successiva è lunedì: riprende il lavoro, la quotidianità, l’abitudine, la vita di ogni giorno. Ma resta viva la memoria di una giornata di grazia, non come un ricordo malinconico o come un soprammobile che presto si coprirà di polvere, ma come un evento da custodire e da rivivere.
    Domenica scorsa, anche noi abbiamo vissuto il nostro piccolo Giubileo: un tempo “straordinario”, che deve rinvigorire, illuminare e guidare tutto il resto del tempo “ordinario”.
    Facciamo dunque tesoro di questa bellissima esperienza condivisa e riprendiamo la nostra quotidianità, in attesa di rivederci dopo l’estate, portandoci nel cuore, ringraziando il Signore per i doni ricevuti, sempre aperti alla novità e sempre… In Cammino.

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