Dal libro della Sapienza 11,22-12,2

Tutto il mondo davanti a te, come polvere sulla bilancia, come una stilla di rugiada mattutina caduta sulla terra. Hai compassione di tutti, perché tutto tu puoi, non guardi ai peccati degli uomini, in vista del pentimento. Poiché tu ami tutte le cose esistenti e nulla disprezzi di quanto hai creato; se avessi odiato qualcosa, non l'avresti neppure creata. Come potrebbe sussistere una cosa, se tu non vuoi? O conservarsi se tu non l'avessi chiamata all'esistenza? Tu risparmi tutte le cose, perché tutte son tue, Signore, amante della vita, poiché il tuo spirito incorruttibile è in tutte le cose. Per questo tu castighi poco alla volta i colpevoli e li ammonisci ricordando loro i propri peccati, perché, rinnegata la malvagità, credano in te, Signore.

lunedì 16 aprile 2018

“Non nascondere le tue debolezze, ma costruiscici sopra"

“Non nascondere le tue debolezze, ma costruiscici sopra. Le ferite della vita possono tutte diventare feritoie da cui passa luce. Penso al tossico che diventa operatore, alla madre che ha perso un figlio giovane (ed è il dolore più atroce) che poi aiuta altre mamme ad affrontare lo stesso abisso, all’alcolista che fonda il gruppo di alcolisti anonimi... Il peggio che hai può diventare il meglio che hai. Siamo tutti dei guaritori feriti, e proprio a partire da là dove abbiamo subito una ferita, da un dolore che abbiamo affrontato, possiamo imparare le poche cose che aiutano gli altri ad affrontare lo stesso problema.”
Ermes Ronchi

Appena l'ho letto, ho pensato a ieri e a condividerlo con voi!
Ciao, D.